ZUCCHERI AGGIUNTI

ZUCCHERO. Ieri a Ticinonews su Teleticino, abbiamo parlato della richiesta, da parte di un gran numero di organizzazioni sanitarie, di introdurre misure più rigide per far fronte ad un crescente consumo di zuccheri aggiunti, soprattutto da parte dei giovani.  La proposta? Una tassa sulle bevande gasate e zuccherate. Molti Paesi, tra cui Messico, Gran Bretagna e Australia l’hanno introdotta con esito positivo.

Che un eccessivo consumo di zuccheri faccia male per il suo effetto suo effetto su glicemia e insulina, sul fegato, e sull’accelerazione dell’invecchiamento è ampiamente dimostrato. Come lo è il fatto che sia legato all’obesità e a diverse patologie croniche e metaboliche come il diabete, le cardiopatie e alcuni tipi di tumori.

Limitarne il consumo è compito di ciascuno di noi? Dei nostri governi attraverso misure specifiche come una tassa sulle SSB (sugar-sweetened beverages)? O delle aziende che lo inseriscono in tanti prodotti per renderli più appetibili?

Nei primi mesi di questo 2023, 24 aziende svizzere si sono impegnate a ridurre del 10% il contenuto di zucchero nei loro prodotti. Sicuramente un passo avanti, parzialmente in risposta a una domanda da parte dei consumatori.

LA REALTÀ È CHE I PRODOTTI INDUSTRIALI ULTRA-PROCESSATI ANDREBBERO CONSUMATI SOLO SALTUARIAMENTE (O NON DEL TUTTO). LA MAGGIOR PARTE DELLA NOSTRA DIETA DOVREBBE ESSERE COMPOSTA DA CIBO VERO, AL SUO STATO NATURALE.

Un’ulteriore spinta sotto forma di una tassa su prodotti che sappiamo nuocere alla salute se consumati in eccesso? Forse.

Personalmente, credo sia più potente l’informazione, la divulgazione, e uno sforzo triangolare tra governi, aziende e individui.

UN CONSUMATORE PIÙ CONSAPEVOLE DELLA SUA ALIMENTAZIONE, SI TERRÀ ALLA LARGA DA CERTI PRODOTTI, NON PER IMPOSIZIONE ESTERNA, MA PER AMORE VERSO SE STESSO E LA SUA FAMIGLIA.

Mai più una fetta di torta? Certo che no. Riserviamo certi prodotti alle giornate speciali, o impariamo a cucinare dolci naturali con ingredienti funzionali.